Sapone di Marsiglia - Come e Quando Usarlo? Proprietà e Ingredienti
In questo articolo ti parlo del Sapone di Marsiglia, illustrandone tutte le caratteristiche, le proprietà e i mille usi tradizionali e moderni.
Indice Articolo
Cos'è
Il sapone di Marsiglia è un sapone solido originario della città di Marsiglia, in Francia. Si dice che per la sua produzione si sia preso spunto dal sapone di Aleppo, un antichissimo sapone solido a base di olio di oliva e alloro, giunto sulle coste mediterranee all'epoca delle crociate. Esso avrebbe quindi dato la spinta ad una serie di produzioni locali, come il sapone prodotto a Genova o ad Alicante, quello di Castiglia e naturalmente anche il sapone di Marsiglia.
La ricetta originale e più antica prevede l'utilizzo dell'olio d'oliva, sostituito tra l'800 e i primi del ‘900 da altri grassi vegetali quali l'olio di cocco o di palma; aspetto, questo, da tenere bene a mente qualora decidessimo di servirci del sapone di Marsiglia.
In commercio, infatti, esistono numerose tipologie di prodotto, differenti sia per gli ingredienti utilizzati che per la consistenza. Troviamo infatti saponi di Marsiglia a base di olio d'oliva, di cocco o di palma, o addirittura di tutti e tre; attenzione poi alle diciture “al profumo di sapone di Marsiglia” poiché nascondono prodotti sintetici solamente ispirati al sapone di Marsiglia, o che si limitano a riprodurne il caratteristico aroma.
Ad ogni modo, il sapone di Marsiglia è un prodotto estremamente interessante poiché molto versatile. Può essere utilizzato, infatti, oltre che per l'igiene di viso e corpo, anche per capelli, panni, stoviglie e in generale per la pulizia di tutte le superfici domestiche.
Le proprietà del sapone di Marsiglia per il benessere della cute sono strettamente legate ai benefici dell'olio d'oliva, ingrediente molto ricercato nelle formulazioni dei moderni cosmetici. Tuttavia, occorre sempre tenere presente che i saponi, per quanto a base di materie prime naturali, non sono adatti a tutti i tipi di pelle poiché possono irritarla.
Vediamo dunque come distinguere il sapone di Marsiglia puro, quando usarlo e quali sono le sue caratteristiche.
Curiosità
Qualora il sapone di Marsiglia presenti nell'INCI la dicitura sodium tallowate significa che non è puro e contiene ingredienti di origine animale, anziché essere totalmente vegetale come vorrebbe la tradizione.
Storia
Come sempre, ci piace partire da alcuni cenni storici sulle origini della produzione del sapone per comprendere al meglio le differenze con i prodotti contemporanei.
Abbiamo detto, dunque, che il sapone di Marsiglia discende tradizionalmente dal sapone di Aleppo, diffuso in Europa dai crociati nel XII secolo circa. Per riprodurlo si utilizzavano quindi materie prime locali che nel caso di Marsiglia erano l'olio d'oliva e il carbonato di sodio ricavato dalle ceneri della salicornia, pianta tipica delle zone marine.
Bisogna attendere quasi due secoli perché il sapone di Marsiglia inizi ad essere prodotto ufficialmente dai saponai della città, ma il suo successo è immediato e si diffonde rapidamente non solo sul territorio francese, ma anche fuori.
Se alla fine del ‘500 apriva la prima fabbrica marsigliese, già dopo poco più di cinquant'anni gli stabilimenti per la produzione del sapone di Marsiglia erano saliti a 7, per una produzione annuale di circa 20 mila tonnellate. La richiesta, infatti, era aumentata esponenzialmente e non era sempre facile sopperire alla domanda di sapone, che non arrivava solamente dalla Francia, ma anche da Olanda, Germania e Inghilterra.
La produzione continuerà ad essere fiorente anche dopo la Rivoluzione Francese, arrivando ad una battuta di arresto solo con la Prima guerra mondiale. Furono poi le innovazioni seguite al secondo conflitto mondiale a mettere in crisi i saponifici marsigliesi, che si videro soppiantati da fabbriche di detergenti di sintesi.
Curiosità
In origine per ottenere il carbonato di sodio necessario alla produzione del sapone, si impiegava il metodo Leblanc, che sfortunatamente si rivelò essere piuttosto inquinante. Per questa ragione esso fu sostituito dal più ecologico ed economico processo Solvay, il quale produceva carbonato di sodio a partire dal cloruro di sodio, il comune sale da tavola.
Composizione
Ingredienti principali del sapone di Marsiglia tradizionale erano per l'appunto l'olio d'oliva e la cenere vegetale di salicornia, ma dal XII secolo ad oggi molte cose sono cambiate.
La ricetta originale
Fu durante il regno di Luigi XIV che il sapone di Marsiglia conobbe la sua massima espansione e divenne quello che oggi potremmo definire un “marchio registrato” (prima era semplicemente un sapone qualunque); da qui la necessità di regolamentarne la produzione. Non a caso, è del 1688 l'editto secondo il quale oltre a barilla (un carbonato di sodio proveniente dalla Spagna), soda o cenere, non si poteva utilizzare alcun grasso diverso dall'olio d'oliva, pena la confisca del prodotto.
Ecco dunque la ricetta tradizionale del sapone di Marsiglia:
- 72% di olio di oliva;
- Liscivia ottenuta dalle ceneri di salicornia;
- Acqua del mar Mediterraneo.
La saponificazione, inoltre, doveva avvenire rigorosamente a mano, così come il taglio delle barre (5 kg) o dei pani (20 kg) e la marchiatura, che identificava il saponificio di produzione.
La ricetta modificata
Nei primi decenni dell'800 nuovi prodotti cominciarono a circolare per il porto di Marsiglia, tra i quali nuove tipologie di grassi vegetali. Si cominciarono infatti a conoscere l'olio di palma o di cocco, così come quello di arachide o di sesamo, tutte alternative possibili per la produzione del sapone.
Fu così che all'inizio del XX secolo François Merkle, un chimico francese, formulò una nuova ricetta del sapone di Marsiglia:
- 63% di olio di copra (la polpa del cocco) o palma;
- 9% di carbonato di sodio;
- 28% di acqua.
Come abbiamo visto, questa versione del sapone di Marsiglia viene impiegata ancora oggi.
Curiosità
La produzione del sapone di Marsiglia veniva interrotta durante l'estate per evitare che il caldo rovinasse il prodotto e dunque per preservarne la qualità originale.
Il sapone di Marsiglia oggi
Oltre al cosiddetto sapone di Marsiglia puro, realizzato secondo la ricetta tradizionale, esistono in commercio numerose varianti del prodotto. Le più diffuse riportano in etichetta gli ingredienti della seconda versione del sapone, olio di cocco o di palma o anche un insieme dei due; alcune inoltre vi aggiungono una percentuale di olio d'oliva, quasi a rappresentare una continuità tra passato e presente, tra tradizione e innovazione.
Purtroppo, sono piuttosto frequenti anche i prodotti “al sapone di Marsiglia”, che non rappresentano quindi il sapone originale ma una versione sintetica alla quale vengono aggiunti additivi o profumazioni che ricordano il sapone di Marsiglia, ma non lo contengono davvero.
Ancora più frequente è il ricorso al sapone di Marsiglia liquido, una vera e propria contraddizione in termini dal momento che il prodotto originale è per eccellenza solido. Si tratta anche in questo caso di un sapone sintetico, il quale tuttavia, oltre ai tensioattivi utili a conferirgli una consistenza liquida, contiene altresì gli ingredienti tradizionali del sapone di Marsiglia.
Infine, è importante notare come lo stesso processo di produzione del sapone si sia modificato rispetto al passato. Al posto del carbonato di sodio si utilizza oggi la soda caustica (idrossido di sodio) e in luogo di una saponificazione a caldo, si preferisce il procedimento a freddo poiché, oltre ad essere più semplice, assicura un prodotto esteticamente più gradevole.
Approfondimento
La produzione del sapone di Marsiglia
Il sapone di Marsiglia, così come i saponi in genere, è il risultato di una reazione chimica tra una base forte, come ad esempio la soda caustica, e un acido grasso, vegetale in questo caso (ma non è raro, soprattutto in passato, l'uso del sego, un grasso di derivazione animale, soprattutto bovina). Tale reazione chimica prende il nome di saponificazione e richiede, per avvenire, una serie di passaggi ben specifici.
Il metodo tradizionale
L'olio d'oliva veniva scaldato all'interno di grandi contenitori e vi si aggiungevano in seguito anche l'acqua e la liscivia di salicornia, quest'ultima ottenuta a sua volta facendo bollire l'acqua e la cenere della pianta.
Si lasciava quindi cuocere il composto per diversi giorni fino ad ottenere una pasta densa e cremosa, la pasta di sapone per l'appunto.
Dopo un periodo di riposo, essa veniva fatta colare negli appositi stampi e poi tagliata e marchiata prima che solidificasse completamente.
L'ultima fase prevedeva l'essicazione del sapone fino al raggiungimento della consistenza solida voluta.
Il sapone di Marsiglia fai da te
Per chi fatica a trovare un sapone di Marsiglia puro al 100%, una soluzione può essere quella di fabbricarselo a casa, utilizzando i soli ingredienti della tradizione. Tuttavia, ricordiamo che il processo di saponificazione è piuttosto complesso, soprattutto nel maneggiare la soda caustica che è un ingrediente corrosivo.
Occorre in primis scaldare l'olio d'oliva a bagnomaria e poi lasciarlo raffreddare fino ad una temperatura di 45/48 gradi. Si versa quindi la soda caustica in acqua - prestando attenzione ad utilizzare occhiali protettivi, mascherina e guanti – e si attende finché anche questo composto abbia raggiunto la stessa temperatura dell'olio.
A questo punto i due vanno uniti e amalgamati fino a quando la pasta di sapone non appaia densa: è il momento di versarla negli appositi stampini per saponette. Occorreranno almeno 24 ore perché il sapone solidifichi, mentre si consiglia di lasciarlo stagionare per almeno un mese in un luogo fresco e asciutto.
Tenete presente che ai classici ingredienti è possibile aggiungere qualche goccia del proprio olio essenziale preferito, se lo si desidera.
Caratteristiche
Il sapone di Marsiglia puro è dunque un sapone solido, 100% naturale poiché non contiene additivi, coloranti o conservanti oltre agli ingredienti originali più volte menzionati. Questo significa che si tratta anche di un prodotto completamente biodegradabile, che oltre a prendersi cura del nostro benessere, è anche rispettoso dell'ambiente.
È apprezzato e facilmente riconoscibile soprattutto grazie al suo profumo caratteristico, comunemente descritto come “profumo di pulito”.
La colorazione si presenta verde intenso qualora il sapone sia stato realizzato con olio d'oliva; giallo o avorio, invece, nelle versioni a base di olio di cocco o di palma.
Le proprietà del sapone di Marsiglia
Trattandosi di un sapone, la sua principale qualità e senza dubbio quella di essere sgrassante. Tuttavia, grazie all'uso di ingredienti naturali, il sapone di Marsiglia è meno aggressivo sulla pelle rispetto alle comuni saponette.
Grazie all'impiego di oli vegetali, e soprattutto in riferimento all'olio d'oliva, i benefici del sapone di Marsiglia sono numerosi:
- Emolliente,
- Eudermico (migliora il trofismo cutaneo),
- Purificante,
- Lenitivo,
- Antibatterico,
- Elimina i cattivi odori,
- Ipoallergenico (cioè altamente tollerato).
Quando è sconsigliato
Ciononostante, è bene sottolineare che i saponi, anche quelli più delicati come il sapone di Aleppo o di Marsiglia, sviluppano a contatto con l'acqua un pH alcalino, molto diverso da quello tendenzialmente acido della nostra pelle Per questa ragione possono seccare la cute e causare persino arrossamenti o irritazioni; questo aspetto è ancor più rilevante se riferito alle zone intime, il cui pH è ben più acido del resto della cute.
Qualora doveste avvertire particolari fastidi, dunque. interrompetene immediatamente l'uso e rivolgetevi al vostro dermatologo di fiducia.
Usi
Di recente il sapone di Marsiglia è tornato in auge come detergente perfetto per il bucato, poiché è in grado di pulire i capi in profondità e di regalare loro un profumo che dura a lungo. Ad ogni modo, questo non è l'unico impiego di questo importante sapone:
- Detergere e purificare la cute di viso e corpo, anche in presenza di pelle grassa o tendente all'acne;
- Sgrassare il cuoio capelluto senza seccare troppo i capelli;
- Lavare gli animali domestici in mancanza di detergenti appositi;
- Antiparassitario per la casa, gli indumenti e le piante;
- Pulire i gioielli in oro;
- Pretrattare le macchie difficili;
- Eliminare i residui di colore o make-up dai pennelli;
- Alternativa al detersivo per i piatti o per i pavimenti;
- Profumatore da armadi e cassetti.
Curiosità
Se usato come shampoo è preferibile risciacquare il sapone di Marsiglia con acqua tiepida e aceto in modo da riequilibrare il pH del cuoio cappelluto.