Chaga | Fungo Medicinale | Proprietà, Benefici, Usi, Dosi ed Effetti Collaterali

Che Cos'è

Il chaga (noto in botanica come Lonontus obliquus) è un fungo medicinale tipico della tradizione asiatica.

Sulla base di studi preliminari (in vitro e su animali), considerando anche la lunga tradizione d'uso popolare, i funghi chaga possono essere utili per rafforzare il sistema immunitario, combattere l'infiammazione e lo stress ossidativo, prevenire il cancro e abbassare il colesterolo ¹.

Tuttavia, nessuno di questi presunti benefici è stato adeguatamente dimostrato in studi clinici ².

Anche i dati sulla sicurezza del fungo chaga sono limitati. Sebbene sia generalmente ben tollerato e privo di effetti collaterali rilevanti secondo la tradizione d'uso popolare, mancano studi sull'uomo per determinarne controindicazioni, effetti collaterali e dosaggio appropriato.

Il fungo chaga cresce principalmente sui tronchi delle betulle, prosperando nei climi freddi, come l'Europa settentrionale, la Siberia, la Russia, la Corea, il Canada settentrionale e l'Alaska.

Questo fungo cresce fino a 25-28 centimetri e ha un aspetto legnoso, che lo rende simile al carbone bruciato. Tuttavia, al suo interno, si rivela un nucleo morbido di colore arancione.

A Cosa Serve

I funghi chaga sono stati utilizzati per secoli in Siberia e in altre parti dell'Asia e del Nord Europa come medicina tradizionale ^{2, 3}.

Gli usi maggiormente documentati sono il rinforzo del sistema immunitario e il miglioramento della salute generale ⁴.

Il chaga è stato utilizzato anche per trattare il diabete, alcuni tipi di cancro e le malattie cardiache ⁴.

Recentemente, il chaga sta guadagnando popolarità nel mondo occidentale per i suoi potenziali benefici per la salute.

Ricco di antiossidanti, il fungo chaga è disponibile per l'acquisto sotto forma di tisana o integratore, sebbene in Oriente venga anche consumato come alimento ⁵.

Come detto, rifacendosi agli usi tradizionali, i funghi chaga possono essere utilizzati per rafforzare il sistema immunitario, prevenire il cancro e abbassare il colesterolo.

Ricerche preliminari su animali e cellule suggeriscono che questo fungo potrebbe in effetti rafforzare il sistema immunitario, combattere l'infiammazione, ridurre l'affaticamento fisico, proteggere l'organismo dai radicali liberi e ridurre i sintomi del diabete.

Tuttavia, questi benefici non sono stati replicati in sperimentazioni cliniche (nell'uomo) e, spesso, nemmeno negli animali (ma solo in provetta).

Sono quindi necessarie ulteriori ricerche per verificare se il fungo chaga possa effettivamente migliorare la salute umana, ma anche per determinarne il profilo di sicurezza e il dosaggio ottimale.

Come Funziona

Il fungo chaga contiene molteplici composti, tra cui polisaccaridi, triterpenoidi e polifenoli.

Nel loro insieme queste sostanze possono interagire con vari percorsi di segnalazione cellulare, espletando le già citate proprietà antiossidanti, antinfiammatorie, immunostimolanti, antinfettive e antitumorali ¹.

Proprietà e Benefici

Psoriasi

L'azione immunomodulante e antinfiammatoria del chaga potrebbe essere utile per contrastare l'infiammazione cutanea e l'autoimmunità che accompagnano la psoriasi.

In effetti, l'unico studio clinico sugli effetti del chaga trovato in letteratura descrive una serie di casi clinici su 50 persone che soffrivano di malattie gastrointestinali e psoriasi.

In seguito al trattamento con chaga per via orale (1 cucchiaio, 3 volte al giorno) o topica (il dosaggio e la durata non sono stati riportati), 38 partecipanti su 50 sono stati considerati completamente guariti dalla psoriasi, 8 hanno mostrato miglioramenti e 4 non hanno ottenuto alcun effetto ⁶.

Detto questo, sono assolutamente necessarie ulteriori ricerche sull'uomo per determinare l'utilità e la sicurezza del chaga nei pazienti che soffrono di psoriasi.

Rafforzare il Sistema Immunitario

Alcuni studi sui topi hanno osservato potenziali benefici immunostimolanti e antinfettivi, non ancora dimostrati negli esseri umani.

Ad esempio, il chaga ha aumentato l'attività di alcune cellule immunitarie nei topi, potenziando la reazione infiammatoria ^{7, 8}.

Di conseguenza, questo fungo potrebbe aiutare a combattere le malattie, dai piccoli raffreddori alle malattie infettive più gravi.

Verosimilmente, come spesso accade per altri estratti vegetali e più specificamente per altri funghi medicinali, il chaga potrebbe avere un'attività immunomodulante, potenziando le risposte immunitarie quando sono deboli e smorzandole quando sono eccessive (ad es. in caso di malattie infiammatorie croniche e/o autoimmuni) ^{9, 10}.

Inoltre, potrebbe migliorare la tolleranza immunologica, aiutando il sistema immunitario a distinguere il self (le cellule del proprio organismo) dal non-self (le cellule estranee) ¹¹.

Inoltre, negli studi condotti su animali e cellule, l'estratto di chaga ha mostrato proprietà antinvirali, riducendo l'infettività di virus come HIV, Herpes simplex, Epstein-Barr e Virus dell'epatite C ^{12, 13, 14, 15}.

Altre ricerche hanno messo in luce potenziali attività antifungine e antibatteriche degli estratti acquosi o alcolici di chaga ².

Antiossidante

Secondo alcune ricerche, il chaga mostrerebbe un'attività antiossidante maggiore rispetto ad altri comuni funghi antiossidanti ¹⁶.

Questi effetti sono stati dimostrati anche in vitro su varie tipologie cellulari.

Ad esempio, nei linfociti umani, ha ridotto di oltre il 40% il danno al DNA causato dal perossido di idrogeno ³. Inoltre, un composto isolato dal chaga ha mostrato un'azione neuroprotettiva proteggendo le cellule cerebrali da una neurotossina correlata al morbo di Parkinson ¹⁷.

Infiammazione

L'attività antiossidante dell'estratto di chaga aiuta anche a proteggere dagli effetti dannosi dell'infiammazione cronica ¹⁸.

Inoltre, come spiegato, la sua azione immunomodulante può ridurre l'infiammazione bloccando una risposta immunitaria iperattivata ⁹.

Ad esempio, in uno studio su topi con malattie infiammatorie intestinali, l'estratto di chaga ha ridotto l'infiammazione e il danno intestinale inibendo le citochine infiammatorie (TNF-alfa e IL-1beta) ¹⁹.

Il suo estratto metanolico ha anche ridotto le vie pro-infiammatorie (NF-kB) e i messaggeri dell'infiammazione (ossido nitrico e PGE2) nei ratti, attenuando l'infiammazione e la risposta al dolore indotti sperimentalmente ²⁰.

Diabete

Sulla base di una manciata di studi su animali e in vitro, il chaga potrebbe aiutare a gestire il diabete favorendo il controllo della glicemia ^{21, 22}.

Ad esempio, in uno studio su topi diabetici, un estratto di chaga ha ridotto significativamente i livelli di glucosio, insulina e grassi nel sangue ²³.

Un altro studio su topi obesi e diabetici ha osservato che l'estratto di chaga riduceva i livelli di zucchero nel sangue e la resistenza all'insulina rispetto al gruppo di controllo ²⁴.

L'estratto di chaga può anche rallentare l'assorbimento dei carboidrati inibendo un enzima digestivo (alfa-glucosidasi) che scompone i polisaccaridi in zuccheri semplici ²⁵.

Inoltre, in uno studio in vitro su cellule adipose, ha aumentato l'espressione di PPARγ, mostrando così un potenziale nel ridurre la resistenza all'insulina (PPARγ migliora la segnalazione dell'insulina e il metabolismo energetico) ²⁶.

L'aumentata attività di PPARγ nei tessuti adiposi può anche ridurre l'aumento di peso, come osservato in uno studio sui ratti obesi ²⁷.

Infine, le proprietà antiossidanti del chaga possono ridurre il danno ossidativo, che risulta tipicamente aumentato nei pazienti diabetici e alimenta le complicanze della malattia ²³.

Tuttavia, poiché non sono disponibili ricerche sull'uomo, non è chiaro se il chaga possa effettivamente aiutare a gestire il diabete negli esseri umani.

Resistenza fisica

Secondo gli usi medici tradizionali, il chaga avrebbe proprietà adattogene, potenziando in maniera aspecifica la resistenza dell'organismo a stress di varia natura, inclusi quelli di tipo fisico.

In effetti, secondo studi su animali, i composti del chaga possono aumentare la tolleranza e la resistenza all'esercizio fisico ^{28, 1}.

Salute cardiovascolare

L'estratto di chaga potrebbe migliorare i livelli di colesterolo, riducendo il rischio di malattie cardiache.

In uno studio di otto settimane su ratti con colesterolo alto, l'estratto di chaga ha ridotto i livelli di colesterolo totale e LDL (“cattivo”), e i trigliceridi, aumentando al contempo i livelli di antiossidanti ²¹.

Tali risultati sono stati confermati anche in altri studi, evidenziando inoltre un potenziale aumento del colesterolo “buono” HDL ^{22, 24}.

L'estratto di chaga ha anche inibito l'aggregazione piastrinica negli animali ²⁹. In questo modo, potrebbe ridurre l'ipercoagulabilità del sangue che può causare fenomeni trombotici, attacchi cardiaci o ictus nei pazienti predisposti.

Cancro

Poiché l'eccesso di radicali liberi danneggia le strutture cellulari, attaccando il DNA e aumentando il rischio di mutazioni cancerose, le proprietà antiossidanti del chaga potrebbero abbattere il rischio di tali mutazioni ^{30, 31}.

Inoltre, il chaga potrebbe aiutare il sistema immunitario a riconoscere le cellule cancerose come dannose e a scatenare una risposta immunitaria contro di esse ^{5, 31, 11}.

Studi preliminari attribuiscono al chaga proprietà antitumorali sia nella ricerca in vitro che in quella sugli animali, evidenziando la potenziale capacità di inibire la replicazione delle cellule cancerose e stimolare l'attività antitumorale del sistema immunitario ^{32, 33}.

In uno studio su topi con cancro ai polmoni, l'integrazione con estratto di chaga ha ridotto le dimensioni del tumore del 60% e ha impedito la diffusione del cancro ³⁴.

Nelle ricerche in vitro ha inoltre ridotto la crescita di diversi tipi di cellule cancerose, tra cui le cellule del cancro del colon, del fegato, del polmone, della leucemia, della cervice e del cervello ^{5, 31, 36, 37, 38, 39}.

Anche in questo caso, bisogna tener presente che sono assolutamente necessari studi sull'uomo per confermare o smentire questo potenziale antitumorale del fungo.

Modo d'uso

Tradizionalmente, il chaga viene grattugiato fino a ottenere una polvere fine e usato per preparare infusi e tisane.

In occidente, il chaga è disponibile anche come integratore polverizzato in polvere o in capsule, o sottoforma di specifici estratti. Inoltre, viene spesso combinato con altri funghi medicinali, come il cordyceps, nello stesso prodotto.

Poiché, sostanzialmente, mancano ricerche umane sull'uso medico del chaga, non è possibile dare raccomandazioni sul dosaggio e si consiglia di attenersi alle indicazioni riportate in etichetta.

Controindicazioni

Considerata l'assenza di studi sull'uomo, il chaga non dev'essere utilizzato durante la gravidanza o l'allattamento.

Inoltre, occorre considerare il rischio di possibil interazioni farmacologiche.

Ad esempio, con le sue proprietà ipoglicemizzanti, il chaga potrebbe richiedere un adeguamento del dosaggio nelle persone che assumono insulina o altri farmaci ipoglicemizzanti.

Inoltre, con la sua azione antiaggregante piastrinica, potrebbe richiedere un adeguamento del dosaggio nei pazienti che assumono farmaci anticoagulanti, per prevenire il rischio di sanguinamento.

Inoltre, può risultare controindicato nei pazienti che soffrono di un disturbo emorragico o si stanno preparando per un intervento chirurgico ²⁹.

Prudenza anche per le persone affette da malattie del sistema immunitario.

Effetti Collaterali

I dati sulla sicurezza del fungo chaga sono limitati.

I rischi principali sembrano derivare dal suo alto contenuto di ossalato (un composto comunemente presente nelle piante che può causare calcoli renali) ^{35, 36}.

In letteratura è stato ad esempio riportato il caso di una donna anziana che ha sviluppato una nefropatia da ossalato dopo aver consumato quotidianamente polvere di chaga per 6 mesi ³⁶.

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